Questa bella signora è un’altra perla dell’Amiata e conosco benissimo i suoi piatti. Ama la cucina semplice e, come si vede, tiene fin troppo alla linea. Ha poco tempo per cucinare, ma “quando torno a casa –dice – e trovo tutto pronto, non sto certo a discutere sulla perfetta esecuzione del piatto!”
E’ proprietaria e gestisce da sola una boutique d’abbigliamento, una wundercammer direi, la stanza dei desideri delle sue molte clienti. Ma, anche se sarebbe stato bello fotografarla nel suo negozio assieme alla sua inseparabile cagnolina Zoe, ho preferito immortalarla sul terrazzo di casa sua, dopo essermi gustato uno dei pochi pranzi che riesce a metter su durante la settimana, quello della domenica appunto! E qui dovrei dilungarmi a citarvi le tante leccornie con cui ci ha deliziati, ma le regole son regole e, come ho fatto per tutti gli altri, posterò, anche per Donna Miriam, una sola ricetta, quella che mi ha gentilmente concesso di pubblicare.
Gli scatti che vedete li abbiamo fatti a fine pranzo, prima che venisse servito il dolce e non eravamo affatto appesantiti. Miriam cucina come veste, in maniera da lasciare un’impressione e non un nitido ricordo, le sue mise sono spesso semplici, ma mai scontate, sempre estremamente curate, ma non eccentriche o colme di firme conosciute. Certo è che non disdegna il cammeo, la ciliegina diremmo, e così agli intenditori non saranno certamente sfuggiti i bellissimi mocassini Gucci, il classico modello bianco con morsetto che ogni donna dovrebbe avere nel proprio armadio!
In una parola potremmo riassumere il suo look come folk, ma edulcorato da sapienti accostamenti e dall’intromissione di accessori vintage veramente pregevoli, come il mocassino “Gucci”, appunto, o la shopping bag di “Etienne Aigner” che ha voluto assolutamente prendere prima degli scatti. Ma non solo, gli anelli alle mani, come la collana in ossidiana e l’antico rosario in granato conferiscono al look un equilibrio e un risultato del tutto personali che si riassumono bene nella fusciacca realizzata con un tramezzo di cotone lavorato ad uncinetto. Così che diventa difficile stabilire all’impronta che brand ci sia dietro la camicetta in cotone bianco ottico ricamata con più tecniche e impreziosita da perline ton sur ton o dietro la lunga gonna vagamente gitana color panna dove campeggia una fantasia floreale i cui colori spiccano per l’uso di paillettes. Ma basta conoscere un minimo Miriam per sapere che per chi veste folk “Giorgio Kauten” ha pochi rivali. E di Kauten sono appunto entrambi i capi; mentre per il leggerissimo cardigan malva dalla lunga coulisse la nostra modella di oggi non ha saputo darci ulteriori dettagli.
Ma adesso è venuto il momento di gustarci il Tiramisù alle pesche di Donna Miriam che, tra le altre cose, è anche mia madre:
Ingredienti per otto persone: 1 pacco di savoiardi, 4 tuorli d’uova, 100 gr. di farina, 100 gr. di zucchero, 1 litro di latte, la scorza di un limone, 500 gr. di pesche ben mature. Tempo di preparazione: 20 minuti, tempo di cottura: 10 minuti, tempo totale: 30 minuti, raffreddamento: 2 ore.
Per preparare la crema pasticcera prendete un pentolino e montate lo zucchero con i tuorli, aggiungete e incorporate la farina, quindi versate il latte a filo. Dopo aver messo la scorda di limone spostate il pentolino sul fuoco e cuocete il composto a fiamma dolce mescolando continuamente finché non si sarà addensato. Una volta che la crema sarà pronta la unirete calda alle pesche che avrete precedentemente sbucciato e spezzettato. Prendete una bella coppa da portata, preferibilmente in vetro o cristallo, e spalmate il fondo con un po’ di crema e pesche ancora calda, quindi mettete uno strato di savoiardi e un altro di crema fin tanto che non avrete esaurito gli ingredienti. I savoiardi si ammorbidiranno con la sola crema calda e quindi non dovrete inzupparli in nessun’altro liquido. Una volta che il dolce sarà a temperatura ambiente mettetelo in frigo per due ore, quindi servite. Buona cena e buona mise a tutti!
di classe...
RispondiEliminatrop chic vraiment..une famme de grand class...valeria
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