lunedì 3 ottobre 2011

PENNE ALLA NORMA IN MISE AMIATINA



Per chi non se ne fosse accorto torno a scrivere dopo 4 giorni di silenzio… Un silenzio proficuo però! Ho trascorso il fine settimana sull’Amiata, bellissima montagna nel sud della Toscana. E qui non sono mancati stimoli enogastronomici e suggestioni stilistiche. Per la cena del sabato era stabilito che ognuno avrebbe portato un piatto a casa di Silvia e per chi se la fosse cavata prima con i preparativi era in programma un aperitivo d’apertura leggermente in anticipo rispetto al meridiano milanese, così alle 18 Alberto ed io stavamo già divertendoci con l’intrigante perlage di un fresco Collalto nel magnifico salotto della nostra ospite.
Rachele e Silvia avevano preparato per la cena un sugo alla Norma. Nulla di che direte, ma perché nessuno di voi ha ancora avuto l’onore di provare la cucina di Donna Rachele. Al nostro arrivo le due moderne matrone erano ancora intente a prepararsi per la serata al piano superiore e così, visto che sono un curioso patentato, non ho potuto fare a meno di ficcare il cucchiaio nella casseruola della Norma. Mia nonna diceva che per valutare bene un sugo è necessario assaggiarlo a temperatura ambiente: una norma del tutto fuori dal comune, una poesia olfattiva, un trionfo del meridione, un sicuro rimpianto durante i mesi invernali.
A quel punto avevo già deciso di chiedere a Rachele la ricetta, non so, magari l’avrei postata anche senza parlare di moda, ma non sapevo ancora che le due per la serata avevano preparato le cose alla perfezione, ivi comprese le loro mise!    

Direi che per una modesta cena casalinga le amichette si erano vestite alla grande, curando fino all’ultimo dettaglio:  makup, hairstyle ed accessori; solo dopo, infatti, le signorine mi hanno comunicato che il dopocena prevedeva un’uscita!
Rachele indossava un vestito “Sottomarino” grigio perla dai riflessi azzurri e dalle linee morbide che correva appena sopra il ginocchio, una viscosa leggerissima, una stoffa ibrida, come confusamente spalmata di lamè che sul seno si impreziosiva di un pizzo sovrapposto tono su tono. Da lontano suggeriva l’idea di una sottoveste, ma la cintura, sapientemente posta sopra i fianchi a far ricadere l’avanzo in lunghezza,  rendeva il tutto, con la complicità dei capelli leccati e degli accessori, come uscito da un ritratto anni venti. Il trucco ricalcava i colori azzurrognoli de l’ensemble, mentre il lungo bracciale a spirale di zirconi completava l’opera dando quel tocco africano tipico dell’epoca.  Anche il decolté anni ‘80 “Beppe D’Anna” in raso intervallato da fili d’argento mi è sembrato azzeccatissimo.  Un bell’equilibrio d’insieme,  un gusto prezioso e un’ottima scelta se si considerano la stagione, l’occasione e l’altezza di Rachele, la scelta infatti di far ricadere l’avanzo in lunghezza sfruttando una cintola la fa apparire assai più alta.



Il look di Silvia era altrettanto ricercato. Un vestito, questa volta “Custo Barcelona”, con maniche leggermente a pipistrello, fondo blu scuro con una vistosa fantasia tra floreale e naif organizzata in un insieme geometrico, lunghi stivali neri “Fornarina” e una cintura in maglia metallica “Blend” usata a mo di collare. Qui l’impressione d’impatto è, anche grazie al trucco, molto anni settanta. Anche nel caso di Silvia, l’espediente della fusciacca a scorciare la lunghezza dell’abito conferisce all’insieme un tocco molto armonico e slancia la figura.



Insomma una serata davvero divertente e piena di belle sorprese, a cominciare dal fatto che senza troppe storie, o forse grazie all’aiuto del buon vino, Rachele, alla fine, mi ha concesso la sua ricetta della pasta alla Norma, che vi consegno senza citarvi tutte le raccomandazioni con cui mi fu affidata. Vi dico solo godetevelo, è un piatto eccezionale :
Penne alla Norma di donna Rachele
Sbucciate una cipolla e tagliatela sottile; in una padella versate, tutto a freddo,  l’olio extra vergine d’oliva (q.b.), la cipolla, la polpa di pomodoro (600 gr.). A fuoco moderato fate cuocere fino a ridurre la salsa a un terzo, quindi spengete e mettete da parte. Sbucciate le melanzane (500 gr.), lavatele e tagliatele a cubetti. Mettetele in uno scolapasta cosparse di sale per addolcirle. Dopo circa un’oretta, sciacquatele bene e asciugatele. Friggetele e asciugatele con carta assorbente, quindi unite le melanzane al pomodoro. Cuocete le penne  (350 gr.) e unitele al sugo, ripassatele in padella giusto il tempo di amalgamare pasta e sugo . Mettete tutto in un vassoio da portata e spolverate con ricotta salata (200 gr.) e foglioline di Basilico.  Buona cena e buona mise a tutti!


4 commenti:

  1. complimenti alle dame e alla ricetta, da leccarsi i baffi!

    RispondiElimina
  2. très très chic!!!
    un'incantevole serata passata con un gruppo di ottimi amici
    E quando Rachele si mette ai fornelli,non c'è che dire diventa impeccabile come un vero chef

    RispondiElimina