venerdì 7 ottobre 2011

ETNO CHIC AI FRUTTI DI BOSCO IN SALSA AGRODOLCE




Lenzuola di lino ben stirate, una colazione equilibrata, morbida seta, fine jersey, frutta di stagione, vino non trattato, il giusto perlage nel prosecco dell’aperitivo, un gioiello che abbia una storia, una scarpa che sia un guanto. Per avere tutto questo non serve essere perfetti, ma semplicemente unici. Saper valutare la circostanza, la compagnia, l’umore. Serve conoscersi e non esibirsi. Basta avere classe. In una parola essere una vera Signora.  Ecco a voi Anna.


Ho mangiato a casa sua innumerevoli volte e sempre cose diverse, sempre servite perfettamente, cotte a puntino, presentate nella giusta maniera, dosate nella quantità, ricercate nella presentazione, indovinate nei gusti, sapientemente elaborate. Non è una cuoca Anna e neppure una stilista, ma se a cena avesse Chanel e Julia Child entrambe tornerebbero a casa con diverse idee da elaborare.
E’ venuta a trovarmi ieri. Avevamo un vernissage per l’opening del negozio di una nostra cara amica. Avere Anna come ospite è delizioso. Svegliarsi al mattino e gustare il caffè, decidere sul pranzo e capire se un abbinamento di tessuti è buono chiudendo gli occhi e usando il tatto. Lo stile non è una cosa innata. E’ una creatura da educare ed Anna è un’ottima maestra. Servono regole e buon senso: è sconveniente unire la carne al formaggio come vestire di bianco dopo il primo settembre.



Bisogna guardarsi allo specchio e capire il tessuto che meglio accarezza il tuo corpo, come è necessario sapere che i peperoni per cena a pochi non restano indigesti. Anna è questo: equilibrio e brio, perché non può mancare la ricerca del piacere e l’autoironia o la tua cucina, come il tuo guardaroba, saranno cloni del gusto altrui.
Maglia nera in jersey con ampio scollo, un leggero soprabito del medesimo tessuto ton sur ton con maniche a taglio Kimono che solo a fine serata ho scoperto essere una vestaglia da notte, pantaloni da odalisca in cotone stretch di sartoria, ballerine nere in vacchetta. A completare l’ensemble una clutch vintage anni 50 con ricami di manifattura indiana in ambra e onice, al collo un ricercatissimo pendentif di artigianato russo in oro giallo e diamanti raffigurante un nodo infinito e al dito un anello afghano: quel che si direbbe un etno chic rivisitato.


L’ho fotografata di ritorno dal vernissage, in via dei Tornabuoni, quale posto più indicato? Tra uno scatto e l’altro mi raccontava la ricetta che vi posto oggi ed io già assaporavo il gusto sublime del rost-beef ai frutti di bosco ed aceto balsamico di donna Anna:
600 gr. di roast-beef di manzo, 100 gr. di frutti di bosco misti, 200 ml di aceto balsamico, burro di cacao e sale q.b.
Tagliate il roast-beef in fette sottili, passatele nel burro di cacao e fatele cuocere in una padella antiaderente. A ¾ della cottura aggiungete i frutti di bosco (metà interi, metà sminuzzati) e l’aceto balsamico. Servite dopo aver aggiunto il sale. Il piatto, accompagnato da una purea di patate (ve lo dico per esperienza diretta), raggiunge la massima espressione. Buona cena e buona mise a tutti!


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